Note storiche
L’uso dell’olio del Garda in cucina ha antiche origini che sono testimoniate anche dalle ricette riportate in numerosi testi medioevali. Una tra le più note si deve a maestro Martino, cuoco a Roma presso il patriarca di Aquileia, nel XV secolo. La ricetta descrive come accarpionare il pesce. Il termine accarpionare significa cucinare come i carpioni, i rari e pregiatissimi salmonidi presenti solo nel Lago di Garda. Possiamo rifare anche oggi l’antica ricetta del maestro Martino, adattandola ai ritmi di vita attuali che non consentono grosse perdite di tempo.
Ingredienti (per 4 persone)
• 4 filetti di trota
• 6 cucchiai di aceto bianco
• ½ bicchiere di olio extravergine di oliva Garda Dop
• Sale
Procedimento
Prendere uno o più filetti di trota cospargeteli di sale e spruzzatevi sopra alcuni cucchiai di aceto bianco. Lasciateli riposare in un luogo fresco per un’ora. Scaldate l’olio in una padella e quando sarà ben caldo immergetevi i filetti di trota asciugati con carta da cucina. Fate attenzione che friggano prima dalla parte della carne e poi da quella della pelle. Quando saranno ben dorati da entrambi i lati poneteli sopra carta assorbente per togliere l’olio in eccesso, aggiustate il sale, e serviteli immediatamente in tavola. Essendoci l’aceto, non va aggiunto succo di limone sopra il pesce fritto.