Note storiche
Un tempo i frantoi del Garda erano concentrati nella parte più a nord del lago, quella che comprende i comuni di Torri, Brenzone e Malcesine. Per i contadini andare a macinare le olive era co-me partire per un viaggio: ci si alzava in piena notte, si attaccavano gli animali ai carri che erano carichi delle olive raccolte. Dopo alcune ore si arrivava al frantoio. Occorreva aspettare il proprio turno e quindi attendere che le olive venissero macinate e spremute. Il lavoro del frantoio non conosceva soste ma era lento a causa delle attrezzature dell’epoca. L’attesa poteva durare anche un giorno nel quale i contadini erano costretti a sostare inoperosi presso il frantoio in attesa del proprio olio. Si consolavano con piccole conversazioni sul tempo, la raccolta, i fatti dei paesi e qualche bicchiere di vino nuovo. Per i pasti ci si doveva accontentare di quello che si riusciva portare da casa: solitamente era polenta e pesce salato. Il pesce spesso era costituito da sardine sotto sale e aringhe che venivano condite con olio nuovo. Quando era in funzione il camino del frantoio (serviva per scaldare l’ambiente e facilitare l’uscita dell’olio), si potevano abbrustolire le fette di polenta e l’aringa, magari avvolta in carta oleata e messa a cuocere sotto le braci.
Ingredienti (per 4 persone)
• Un pacchetto di filetti di aringa da 250 g.
• Una cipolla
• Capperini sott’aceto
• Prezzemolo
• ½ litro di latte
• Olio extra-vergine di oliva Garda DOP
Procedimento
In una piccola pentola versare il latte e aggiungete i filetti di aringa tagliati a pezzi (un filetto va diviso in tre parti). Mettete al fuoco fino a quando il latte incomincia a bollire. Togliete dal fuoco e stendete i pezzi di arringa ad asciugare sopra alcuni fogli di carta da cucina. Nel frattempo tagliate a fette sottilissime la cipolla e scolate i capperi sotto aceto. Prendete un vaso e alternate i pezzi di aringa alla cipolla affettata e ai capperi. Coprite con l’olio extravergine di oliva. Chiudete e lasciate riposare per qualche ora (meglio per qualche giorno). Potete conservare in frigo anche per alcune settimane.